Sindrome allergica al progredire

Credo di conoscere di cosa soffro ora.
Una specie di Tilt.
Una sindrome di rifiuto dell'organismo agli abiti fin'ora usati.
Non posso sopportare di rispondere al telefono
di guardare un social network
di acquistare per e-commerce.
La vista della mela mi infastidisce,
anche ora devo trattenere l'irritazione,
non potendo usare la penna e la carta.
E mi accorgo che automaticamente
i miei rapporti con il mondo tendono a zero.
Tutti quelli che avevo passavano da là.
Ecco oggi suonare il campanello
affacciarsi all'uscio
incontrarsi in piazza
è esperienza rara
come forse prima avere una missiva da oltreoceano.
Il problema è se ti prende, come è successo a me, la sindrome allergica.
Se riesci a capire solo le sostanze semplici,
come non digerire altro che riso in bianco.
Che poi basta che vada via la corrente per una settimana che a parte qualche cyberpunk
tutti gli altri non potrebbero
ricaricare gli strumenti onnipotenti di ora.
E sarebbe una specie di punto zero.
E queste cose io le scriverei su un quaderno.
Sempre che in casa ne abbia ancora uno.

UMILIAT* E OFFES*

Se ti fermi per strada in una mattina di inverno
se ti fermi perché stai male
se, ignobile attività, per strada rimetti,
e non importa il motivo perché lo fai,
se ti superano una trentina di persone che sono di ritorno
dal mercato di zona
e se la zona
ha quell'aria che si direbbe "gauche"
e se nessuna di queste persone
ti domanda
se hai bisogno d'aiuto
allora sai di essere all'inferno
sai di essere invisibile
sai che il giorno in cui si scivola fra i perdenti
è l'ultimo giorno della vita di prima.
Perché quando ci tornerai alla vita di prima ti ricorderai
che se non c'è posto per i giorni bui
non c'è posto neanche per quelli di sole.
Metropoli ipocrita e gente senza anima addio.
Memento: la ruota è tonda e sempre continua a girare.

Sostituibilità, un criterio ecologico

Voglio sentirmi sostituibile.
Ho capito che è un valore esserlo.
Voglio sentirmi sostituibile e sapere che avrò diritto comunque ad una casa
al calore
al cibo
alla salute
alla cultura.
Vorrei che tutti ne avessero diritto.
Tutti i non indispensabili secondo i criteri attuali.
Che sono criteri a mio avviso
necessariamente sostituibili.
Se ogni giorno ci alzassimo e sostituissimo un criterio inattacabile
con uno nostro, personalizzato, popolare, inventato, extracomunitario, anche balordo quanto ci metteremmo a rifare un buon decalogo?

C'è la neve e sembra che il mondo non abbia mai usato una stufa a legna nè abbia mai sciolto la neve
e che le mele in cantina non resistano insieme alle patate per un sacco di mesi.
Certo che le zucchine si rovinino con il ghiaccio non stupisce....
Ma non è il gelo ad essere privo di intelligenza....

più basta del basta

un sogno ti può spezzare a metà i giorni
come un bisturi
dividere il prima dal dopo
quel sogno

E' squisitamente irrazionale pensare che sia possibile
ma accade

pochi minuti
e ti svegli con i pensieri rivoltati

In pochi giorni
molte delle cose che ti sembrava non potessero che andare così
ti risultano intollerabili

i posti gli odori le persone
quello che tu pensavi di essere

e per di più un giorno arriva anche un sogno
e ti dice ancora più basta del basta.

E se fosse meno folle credere nella bontà di questo intuire
che ostinarsi a condurre i propri passi su una strada che sentiamo come insopportabile?

Geni recessivi in un determinato ambiente
si possono trasformare, mutate le condizioni, in geni dominanti.

Partendo come recessivi in epoca di recessione
possono stupire la dominanza
rivoluzionare l'evoluzione, insomma

con gesti gentili
come dire "no" con un dito

no..........

raccogliere qualunque buona idea per vivere meglio
quando il meglio lo abbiamo finalmente deciso noi
quale sia

anonimi microdissensi al comune operare
proposte tentativi prove
di piccola quotidiana navigazione
passaparola di salvagenti sparsi nel naufragare
di "non abituati" a lasciare le piccole proprie navi
si raccoglie ogni ottimismo di cambiamento
fatto di fatti per tutti

Buona giornata ai recessivi.....